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CTH 726.1

Citatio: G. Torri (ed.), hethiter.net/: CTH 726.1 (INTR 2017-01-12)

Rituale di costruzione di un tempio

(CTH 726.1)

Manoscritti

A

KBo 37.1

412/b

+ 1075/c

+ 1162/c

+ 1700/c

+ 1703/c

+ 2000/c

+ 2030/c

+ 2121/c

+ 2256/c

+ 2348/c

+ 2596/c

+ 134/d

+ 160/w

B

KBo 37.2

331/t

A. (BkA) ductus di epoca imperiale, probabilmente copia di un originale antico.

B. (HaH) ductus di epoca imperiale. Il frammento è interamente in hattico. Non si può sapere se anch´esso fosse parte di una versione bilingue hattico-ittita.

Bibliografia

Il testo è pubblicato in traduzione, traslitterazione e commento in Klinger 1996, 615-679. Un'edizione più recente si trova in Schuster 2002, 151-334. Una traduzione del testo in lingua inglese è stata curata da Beckman 2010, 77-78 (Text 4). Alcuni passi e un'analisi del rapporto tra la versione ittita e quella hattica si trova in Rizza 2007, 39, 40-41, 61-65, 70-71, 111-131. Süel A. - Soysal O. 2016a, hanno pubblicato alcuni nuovi frammenti provenienti da Ortaköy/Šapinuwa.

Premessa

Per la presente edizione la traduzione del mito si basa sulla versione ittita. Le discrepanze tra la versione hattica e quella ittita vengono di volta in volta segnalate in nota. Esse sembrano in larga parte causate dalla necessità dello scriba di adattare e tradurre il testo ittita dalla lingua hattica. A questo proposito si deve segnalare che la struttura sintattica delle frasi ittite dipende spesso dalle costruzioni della lingua hattica. Si noti, inoltre, che la versione ittita occupa un minor numero di righe rispetto a quella hattica. Generalmente all´ultima riga di ogni paragrafo nella versione hattica corrisponde una riga vuota in quella ittita.

Nella trascrizione della versione hattica le vocali vengono marcate come lunghe o come brevi per motivi grafici.

Contenuto

La tavola KBo 37.1 (con il suo duplicato KBo 37.2) conserva un rituale destinato a propiziare la costruzione di un palazzo per il sovrano. Il celebrante è il akuttara “il bevitore” che introduce una narrazione mitologica in cui si racconta la costruzione di un palazzo da parte della dea Sole (Eštan nella versione hattica), assistita da Lelwani (divinità maschile in questo testo) e dal dio della Tempesta (Taru nella versione hattica). Alla costruzione partecipa anche la dea Kamrušepa che all'interno del palazzo prepara un braciere e brucia aromi e legna a scopi propiziatori. Assistita dal dio Ḫašammili, le sue azioni potrebbero adombrare un mito di creazione dell'umanità (§3). Il mito di costruzione è tramandato in due versioni disposte sulla tavola in paragrafi paralleli: una hattica, inserita nella colonna sinistra, e una ittita, inserita nella colonna destra. Il testo è in alcune parti molto frammentario sia nella versione ittita che, in quella meno comprensibile, in lingua hattica. Alla fine della narrazione mitologica la tavola conserva una lista di elementi e strumenti utili per l'esecuzione del rituale. Chiude il testo un colofone solo parzialmente conservato.

© Universität Mainz – Institut für Ägyptologie und Altorientalistik


Editio ultima: 2017-01-12






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